Disembedded. Terremoto Invisibile

Una rifessione sull’identità, la memoria, il concetto di sradicamento.
Chieti – Museo La Civitella – Sala Mostre
Via Generale Salvatore Pianell – 27 > 30 Agosto 2009

Disembedded. Terremoto invisibile  è una mostra collettiva di arti visive e performative,
a cura di Manuela Contino e Laura Galloppo, organizzata dall’Associazione culturale Componibile62 in collaborazione con l’Associazione SubCulture.

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Rassegna stampa
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Making of & Artwork Gallery


Idea progetto per una mostra in Irpinia – novembre 2010

Disembedded, da Chieti all’Irpinia

DISEMBEDDED. Terremoto (in)visibile è un progetto che connette l’arte visiva con i temi della sicurezza e della perdita di identità in seguito ad eventi catastrofici come i terremoti.

DISEMBEDDED Irpinia Terremoto (in)visibile 30 anni dopo è la seconda tappa di un percorso iniziato a Chieti con Disembedded. Terremoto invisibile, mostra d’arti visive e performative ospitata nella sala mostre del Museo Archeologico di Chieti, lo scorso 27-30 agosto, con il Patrocinio del Comune e della Provincia di Chieti e il supporto della Fondazione Carichieti.
In quella occasione, a soli pochi mesi dal terremoto in Abruzzo del 6 aprile, la mostra ha voluto raffigurare attraverso il linguaggio artistico un momento della storia recente della regione e dell’Italia intera.

Il caso dell’Aquila e quello dell’Irpinia sono accomunati dal fenomeno fisico del terremoto e, quello che maggiormente si vuole sottolineare in questa sede, da tematiche, emergenze, spunti di sensazione e riflessione propri di quei particolari momenti come le catastrofi naturali.

L’idea che sottende il progetto Disembedded è quella di documentare il terremoto secondo due filoni:

1. Sicurezza

2. Perdità dell’identità

Non una mostra commemorativa, ma un mezzo per mettere in luce le problematiche relative alla perdita di identità e di riconoscimento dei luoghi nonchè della sicurezza di essi.

C’è una parte del terremoto che nemmeno si vede e nemmeno si ode ed è il sisma che avviene dentro (le reazioni psicologiche alla catastrofe), definito da M.Grignani “Terremoto invisibile” (Grignani, 1999). Il terremoto che avviene dentro un individuo nel corso di una catastrofe naturale è degno di grande considerazione.

Il terremoto è una vera epifania: esibisce la vita domestica e ne imbalsama piccoli frammenti: un pezzo di cucina, una scrivania, un quadro, brandelli di elettrodomestici assieme a bamboline e a quaderni. Le intimità si miscelano a caso con quelle degli altri, l’identità si esaurisce , il lessico famigliare impazzisce.

Ma il sisma rivela anche la storia di un territorio e l’incuria dei processi di crescita urbana, la quantità di strappi che il cemento selvaggio e abusivo ha inferto alla città e ai paesi del circondario.

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